8 marzo 2011

Ma l'8 marzo è ancora la mia festa?!


Tanti auguri!” - “Ma oggi non è il mio compleanno!” - “No, ma è la festa della donna!”. Ah si!? Non me ne ero accorta. La mia giornata procede come al solito. Riminiscenze scolastiche: fabbrica – operaie - incendio - mimose. Ecco perché oggi è tutto più giallo. O ingiallito. Perché gli uomini hanno deciso che oggi dovessimo ricordarci di esistere e di avere una dignità pari alla loro. Encomiabile. Tutto sommato mi sembra anche un gesto parecchio altruista, dal momento che ho come l'impressione che, di avere una dignità, l'abbiamo dimenticato proprio noi. Intere generazioni si sono esposte ed hanno lottato affinché noi donne potessimo conquistare gli stessi diritti e la stessa considerazione degli uomini. Ma poi sono passati gli anni. E, alla fine, chissenefrega! L'importante è che adesso posso fare tardi la sera, posso andare a letto con chi mi pare, guido e neanche ci vado a votare, perché mi rompo, voglio andare al mare... E, vi prego, non azzardatevi a diffondere la voce che sono pure intelligente, questo mi costringerebbe a lavorare per sopravvivere ed ho l'appuntamento con la manicure... tutti i giorni. Anzi, fatemi un favore, trattatemi come fossi un'immagine, perché voglio sentirmi bella e, se non lo sono, che fa?! Tanto posso diventarlo: il mio seno è appena passato da una seconda ad una quarta, dovrò pure farmene qualcosa! Cerco il principe azzurro, ma, nel frattempo, mi accontento di un qualche impresario che mi dia notorietà o di un ricco magnate che mi garantisca un ministero, che ne so, quello di “sana e robusta Costituzione” (W l'Italia!). Anche se il cinema mi diverte di più, sono nata per fare l'attrice! In quinta elementare ho recitato la parte della fata turchina in Pinocchio... Ma resto una donna umile e sono anche pronta a fare la gavetta, magari partendo dal Grande Fratello, purché mi assicuriate un posto nel salotto buono della D'Urso. Sono una donna riconoscente, cosciente che non si fa niente in cambio di niente; quindi mi dichiaro disponibile a farmi dare una “bottarella” per avere una “bottarella” (è questione di equità). E a chi mi chiede come sia possibile che a ventiquattro anni già occupi un posto alla Regione, rispondo inorgoglita che con la bocca ci so fare (anche se non sono una brava oratrice) e sghignazzo compiaciuta! Mmmm...Tutti sicuri che oggi sia la festa della donna?! Anche di “questa” donna?! E va be', allora non festeggio! E' che proprio non mi ci rivedo. Già è un controsenso che io debba gioire per aver conquistato un diritto che mi sarebbe spettato a prescindere in quanto essere umano, giacché non è scritto da nessuna parte che noi donne dovessimo asservirci agli uomini. Pure Dio, quando ha punito Eva per aver compiuto il peccato originale, non è che le abbia detto “Tu donna, sarai sotto lo schiaffo di Adamo”, ma l'ha condannata solo (?!) a “partorire con gran dolore”... e, si sa, al dolore siamo temprate, quindi, poco male! Pertanto, piuttosto che festeggiare noi, sarebbe stato più giusto indire la “giornata della fustigazione degli uomini”, creare un rito catartico attraverso il quale gli uomini potessero espiare la colpa di averci maltrattate e disprezzate per tutto questo tempo. Ma siamo proprio sicure che le cose siano cambiate?! Io nutro qualche serio dubbio. Mi direte che certi uomini sono dei “maiali”, che approfittano del loro potere per ricattare le donne. Ma, se è vero che gli uomini ricattano, è anche vero che, evidentemente, ci sono donne che si fanno ricattare. E pochissime di loro per reale bisogno: la maggior parte solo per trovare una strada più breve. Abbiamo confuso la “libertà” con il “libertinaggio”. Diciamoci la verità, c'è un ritorno (insano) alle origini. . Ma è un tornare indietro in maniera distorta: un tempo eravamo controvoglia sottomesse agli uomini; oggi lo siamo volutamente, sapendo, però, di avere il diritto di ribellarci, per cui la nostra posizione è ancora più subdola. Siamo noi, in fondo, che ricattiamo loro. Continuiamo a sostenere che siamo migliori degli uomini, invece ci comportiamo esattamente come loro. Siamo diventate peggiori e loro stanno migliorando. Noi inseguiamo successo facile, carriera, denaro e loro si innamorano. Abbiamo dimenticato che tutta l'energia che serbiamo dentro potrebbe servirci per altri scopi. Abbiamo dimenticato che siamo fonte di amore e di vita. Prendo in prestito alcune parole che mi ha dedicato Claudia, tratte dal libro “Donne che corrono coi lupi”: “Donne, sorelle, madri, figlie, mogli, compagne...abbiate cura di voi e pretendete sempre rispetto da chiunque, perché voi siete la fonte della vita e attraverso di voi può avvenire il cambiamento; usate la voce del cuore, della mente e dell'anima per aiutare voi stesse ed il mondo a cambiare. Usate il vostro amore e i vostri buoni istinti per sapere quando ringhiare, assalire, colpire violentemente, quando uccidere, ritirarsi, latrare fino all'alba. Una donna deve scuotere più la testa, traboccare di più, avere più intuito, più vita creativa, più solitudine, più compagnia di donne, più vita naturale, più fuoco, più cucina di parole e di idee. Non spendiamo troppo in collera. Da essa facciamoci potenziare.
Ovunque voi siate venite allo scoperto. Lasciate orme profonde. Raccogliete le ossa di preziosi valori perduti e cantate per riportarli in vita. Perdonate quando potete, dimenticate un poco e create molto. Quel che fate oggi influenzerà la vostra discendenza femminile in futuro. Le figlie delle vostre figlie delle vostre figlie probabilmente vi ricorderanno e seguiranno le vostre tracce[...].”
E' tale il potere del femminile, che non abbiamo davvero bisogno di scendere a compromessi, siamo in grado di “creare”. Per cui, in questo giorno, fateVI un favore: anziché sprecare le vostre energie inseguendo spogliarellisti nei locali notturni, riunitevi e indirizzatele per il risveglio del mondo (vedi Meditazione per sostenere il risveglio del Mondo): vi viene chiesto solo di generare Amore (cosa di cui siete capacissime) e di proiettare questa luce a tutto il nostro Pianeta.
E, proprio oggi, restate con i vostri mariti, fidanzati, compagni, figli; accuditeli, sosteneteli, sentitevi dalla loro stessa parte! Sarà la migliore dimostrazione del valore e del potere femminile che possiate dare a loro ed a voi stesse.

1 commento:

  1. Sono d'accordo....avvantaggiamoci di ciò che ci è stato donato alle origini ed impariamo ad utilizzarlo...l'evoluzione,con gli anni,è scaduta nella mediocrità, denaturalizzando e in taluni casi, svilendo la donna emancipata del 2000....aggiungiamo valore a noi stesse piuttosto che sottrarlo....

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